Il 21 gennaio del 1968, presso gli Olympic Studios di Londra, JIMI HENDRIX registra la sua psichedelica versione di “All Along the Watchtower” di Bob Dylan. Brian Jones dei Rolling Stones e Dave Mason dei Traffic partecipano alle sessioni. Pubblicata ad appena sei mesi dall’uscita dell’originale, questa cover viene ritenuta addirittura da Dylan superiore alla sua versione, ed è uno dei pezzi più famosi del chitarrista, che si innamora del pezzo quando il nastro contenente la canzone originale gli arriva attraverso il pubblicitario Micheal Goldstein, che lavora per il manager di Dylan, Albert Grossman. La rivista Rolling Stone la piazza al 48° posto della lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi, a titolo Jimi Hendrix. Il brano è inserito in “Electric Ladyland”, il terzo album della Jimi Hendrix Experience. A detta di molti è proprio questo album il miglior lavoro di Hendrix, che dimostra tutto il suo talento in jam session che diventeranno leggendarie, come “Crosstown Traffic”, “Voodoo Child (Slight Return)”, e la stessa “All Along the Watchtower”.

Una curiosità: Bob Dylan ama così tanto la versione di Jimi, che molto spesso ai suoi concerti suona proprio quella.

“I liked Jimi Hendrix’s record of this, and ever since he died, I’ve been doing it that way. Strange how when I sing it, I always feel it’s a tribute to him in some kind of way.”