Il problema più grande, volendo non considerare tale la presenza ingombrante di Yoko Ono durante le sessioni di registrazione, era dare il titolo definitivo all’album.

È il 1969 e i Fab Four hanno solo un nome provvisorio: “Everest”, nome preso in prestito dalla marca di sigarette preferita dall’ allora fonico di sala Geoff Emerick.

E c’è anche un idea di copertina: i quattro immortalati ai piedi del monte Everest. Ma mentre Paul è entusiasta di partire per il Tibet, Ringo è letteralmente terrorizzato.

E così, come in ogni gruppo che si rispetti, la maggioranza vince; ma la maggioranza tarda ad arrivare: John e George cambiano idea continuamente.

Arrivò invece il giorno in cui tutti i brani erano pronti e il disco prossimo alla stampa.

“Se non lo chiamiamo Everest e non volete andare in Tibet, dove diavolo la scattiamo questa foto?” urlò Paul.

E Ringo, fra il serio e il faceto rispose: “E che cazzo, usciamo qui fuori dalla porta e lo chiamiamo Abbey Road”.

Abbey Road è l’ultimo album in studio inciso dai Beatles. Il successivo, “Let It Be” (pubblicato nel maggio del 1970), contiene infatti brani registrati in precedenza nel Gennaio del 1969.