I SANTANA del chitarrista Carlos Santana sono esplosi come fenomeno a Woodstock, il 16 agosto 1969, incendiando la platea con sette brani, dal loro primo album SANTANA, Waiting, Evil Ways, You Just Don’t Care, Savor, Jingo, Persuasion e Soul Sacrifice, standing ovation del pubblico presente e conseguente 10 posto della classifica di Billboard.
Blues, rock, jazz si fondono in un ritmo latino che ammalia e diventerà il marchio di fabbrica di un nuovo stile di fusion che con i dischi successivi si arricchirà di sfumature e di colori arrivando a sfornare un capolavoro di autentico jazz cosmopolita come CARAVANSERAI, capace di fondere più culture in un’aurea di mistico spiritualismo latino.
La carriera dei Santana e del suo famoso chitarrista Carlos Humberto Santana Barragán innamorato del blues, del Jazz, della musica latina e del rock conta a mio parere almeno una decina di dischi fondamentali e dura tutt’ora con uscite e infuocati concerti live ricchi di ospiti, di musica e di ritmo.
SANTANA, ABRAXAS, SANTANA III, CARAVANSERAI, WELCOME e BORBOLETTA sono a mio parere tutti album da riscoprire insieme al LIVE LOTUS e a LOVE DEVOTION SURRENDER la sua collaborazione con il grande chitarrista Jazz inglese John McLaughlin, che ha suonato con il mostro sacro Miles Davis.
Spesso vittima di un curioso pregiudizio da parte di una fetta della critica musicale in realtà i dischi in questione sono tutti molto piacevoli, ben suonati e trasudanti di groove.