Vorrei aprire un dibattito e mi piacerebbe che qualcuno vi partecipasse per discuterne insieme.

Laura Pausini è una che il successo lo conosce fin da quando ha vinto Sanremo (nuove proposte) nel ’93 e ha una fanbase mostruosa che la segue ovunque. Popolarissima pure in Sudamerica (ha vinto 4 Latin Grammy e 1 americano), è arrivata persino negli States con un brano (in italiano, lei ci tiene molto a precisarlo) da lei scritto e prodotto dalla gigante Diane Warren, con il quale ha vinto il Golden Globe ed è stata nominata pure all’Oscar.

Estensione vocale pazzesca, mattatrice sui palchi di tutto il mondo (la prima donna solista a San Siro), oltre 70 milioni di dischi venduti, in Italia i suoi album hanno debuttato sempre tra le prime tre posizioni della classifica (dal 2001 la #1 è stata sempre sua, pure con due greatest hits). L’anno scorso ha pubblicato Anime Parallele, il suo quattordicesimo lavoro in studio, che si è piazzato alla seconda posizione (per poi scendere sempre di più) e ha venduto “appena” 25.000 copie. IL DRAMMA. Manco un post di ringraziamento.

Le ha provate tutte per essere al passo con i tempi (per lei hanno scritto Dardust, Franco126, Tommaso Paradiso, Madame) e penso che dal punto di vista del sound ci è riuscita (l’ultimo album potrebbe benissimo essere di Emma, per dire), però continua ancora a cantare testi “sole, cuore, amore” coscritti da lei. Beh, certo, Laura l’ha sempre detto che a lei piace cantare l’amore, il tema preferito della canzone italiana da tutta la vita, ma se lasciasse la scrittura dei pezzi agli altri? Allora sì che il suo repertorio si modernizzerebbe. Laura conosce solo due tipi di amore, quello romantico e quello tradito, e ci ha costruito una carriera impressionante che dura da trent’anni raccontandoceli a squarciagola. Non sarà momento di passare ad altro se vuole che chi ti segue lo faccia ancora? Lei è cresciuta, i suoi fan pure. Mai una parola fuori posto nelle sue canzoni. Mai una “t3tta”, un “cul0” o un “stasera esco e mi faccio il primo che incontro”. Ecco a cosa mi riferisco con la frase “le solite lagne”. La canzone scritta con Madame, ovvero la guru dei testi moderni, manco sembra di Madame (ascoltatela e poi mi direte, si chiama Scatola). E non mi venite con che ormai i dischi non li compra nessuno perché non è proprio così.

Lei è bravissima, ha un talento enorme e apprezzo molte sue canzoni (Tra Te E Il MareBenedetta PassioneUn Fatto OvvioIn Assenza Di Te), ma le consiglierei di passare ai testi d’autore. O magari cercare un vocabolario differente.