Senza l’incisione di questo brano il Rock’n Roll, forse, non sarebbe mai esistito. O molto probabilmente sarebbe stato molto diverso. Scritto dal diciannovenne Ike Turner e messo a punto da lui stesso insieme ai Kings of Rhythm, “Rocket 88” dà il via ad un nuovo genere musicale. Siamo al Memphis Recording Service, nel Tennessee. È il 5 Marzo del 1951. A produrre il pezzo e a coordinare le session d’incisione è il proprietario degli studi, il mitico Sam Phillips, futuro boss della Sun Records. Phillips sta cercando di creare un sound in cui convivano musica e cultura sia bianca che nera, incarnando così lo spirito della nuova America. Il brano di Ike Turner lo convince, perchè rappresenta proprio quella sintesi culturale che sta cercando. Dato che Ike non è ancora maggiorenne, il pezzo viene accreditato a Jackie Brenston, sassofonista di Turner, che è anche voce solista nella canzone, e alla sua band, i Delta Cats, che in realtà non esistono. Caratterizzata da sonorità nuove e da una energia formidabile, la canzone balza in vetta alle classifiche di Rhythm and Blues. Il titolo si riferisce ad un modello di auto, una Oldsmobile. Per ringraziare della pubblicità gratuita la General Motors ne regala a Brenston un esemplare, mentre il povero Turner non riceve alcun compenso. Una curiosità: durante il trasporto agli studi, uno degli amplificatori di Ike cade. La riparazione non è perfetta, e il suono rimane leggermente gracchiante. Nasce così, seppur in modo inconsapevole, il primo esempio di chitarra elettrica distorta.
Nel 1991 la “Rock and Roll Hall of Fame” stabilisce ufficialmente che “Rocket 88” è “La prima canzone rock’n roll mai incisa”.