Morgan travolge il Concertone del Primo Maggio ringraziando i lavoratori della Musica e attaccando i politici e il sistema discografico.

Canta poi un suo “inedito”, Rutti:

“Si chiama ordine, discernimento,

quel che nessuno fa in questo momento,

si chiama arte, parola stanca,

detta da tutti, ma che a tutti manca.

Si chiama musica, cosa magnifica,

che qui confondono con la classifica,

che il gergo è campo di nobili costrutti,

ma qui si esagera pubblicando i rutti!”

Come sempre grande Morgan non ha paura di dire ciò che tutti pensano. Peccato che anche lui si lasci ingurgitare dal circo mediatico dei vari talent monopolizzati dalle grandi Major, mancando di coerenza.