Era il 5 giugno del 1975.

Durante le sessioni di registrazione di Wish You Were Here, i Pink Floyd ricevettero negli studi di Abbey Road la visita di uno strano personaggio, obeso, calvo e con l’aria stralunata.

Solo dopo diversi minuti David Gilmour riconobbe in quell’uomo Syd Barret, il loro amico e compagno di band che si era perso nei meandri della sua stessa mente, del quale non avevano notizie da tempo e al quale stavano dedicando il loro album.

Nello stupore e nella commozione generale gli fecero ascoltare Shine On You Crazy Diamond, la canzone contenente più riferimenti a lui.

Syd quel giorno sparì senza salutare, così com’era arrivato, e i ragazzi non lo videro praticamente mai più, ma quella strana giornata rimase per sempre nei loro cuori.

Era il 5 giugno del 1975.

Durante le sessioni di registrazione di Wish You Were Here, i Pink Floyd ricevettero negli studi di Abbey Road la visita di uno strano personaggio, obeso, calvo e con l’aria stralunata.

Solo dopo diversi minuti David Gilmour riconobbe in quell’uomo Syd Barret, il loro amico e compagno di band che si era perso nei meandri della sua stessa mente, del quale non avevano notizie da tempo e al quale stavano dedicando il loro album.

Nello stupore e nella commozione generale gli fecero ascoltare Shine On You Crazy Diamond, la canzone contenente più riferimenti a lui.

Syd quel giorno sparì senza salutare, così com’era arrivato, e i ragazzi non lo videro praticamente mai più, ma quella strana giornata rimase per sempre nei loro cuori.