“Il tempo di un LP: il lato A, il lato B. Non siamo mica immortali, bruciamo ed è meglio così”

(Baustelle, “Amanda Lear”)

Certi ricordi sono come i solchi di un vinile. Sono segni del tempo e della vita, deliziosi o dolorosi, impressi e lasciati pian piano cicatrizzare. Tracce che se le guardi non ti dicono granché, ma al passaggio di una puntina ecco che suonano quella melodia che hanno incisa addosso. Se viviamo davvero, è questo che facciamo di continuo nella nostra esistenza e e in quella degli altri: lasciamo solchi magici, in attesa che qualcuno li faccia suonare di nuovo. Come cantava l’indimenticabile Franco Battiato, “la stagione dell’amore viene e va. I desideri non invecchiano quasi mai con l’età. All’improvviso, senza accorgerti, la rivivrai, ti sorprenderà. Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore, nuove possibilità per conoscersi. La stagione dell’amore tornerà con le paure e le scommesse: questa volta quanto durerà? Ne abbiamo avute di occasioni, perdendole; tu però non rimpiangerle, non rimpiangerle mai”