Il 10 febbraio del 1979 i Dire Straits pubblicano il singolo “Sultans Of Swing”. Capolavoro della band fondata dai fratelli Knopfler, il brano ha appassionato intere generazioni di musicisti. Ma forse non tutti sanno come è nata questa canzone, scritta da Mark Knopfler.

Il chitarrista inglese, in un’intervista per Ultimate Classic Rock, ha ricordato i “Sultans Of Swing”, la jazz band che ispirò il titolo del brano: “I Sultans of Swing erano un piccola jazz band, li ascoltai per la prima volta in un pub semivuoto a Deptford, un quartiere degradato di Londra.”

Mark ha poi spiegato che il chitarrista presente sul palco quella sera si chiamava davvero George, come raccontato nella canzone: “Penso che fossero davvero sorpresi di avere un pubblico formato da massimo cinque persone.”

La formazione di cui parla Mark Knopfler all’interno della sua canzone è un gruppo che non ha interesse per la popolarità. Una band che antepone al successo la voglia di divertirsi, di fare buona musica e di dedicarsi alla propria passione. I Sultans Of Swing, dunque, non hanno alcuna intenzione di rincorrere il successo. Per questo motivo preferiscono esibirsi davanti a un pubblico formato da pochissime persone, in alcuni pub londinesi. La storia di Sultans of Swing è anche un qualcosa di piuttosto romantico. Dimostra l’attaccamento alla musica, la passione che sfida le convenzioni, il concetto di musica che viene prima di ogni altro successo. Ma soprattutto, la canzone dimostra come sia possibile romanzare e dare una grande dignità anche a qualcosa che, nella realtà, è stato fallimentare.

Nella storia “reale”, infatti, accadde appunto che Mark Knopfler venne invitato ad assistere al concerto di questa band sconosciuta, e che il pubblico (composto da cinque o sei persone) fosse completamente ubriaco, e non prestasse assolutamente attenzione a ciò che stava accadendo sul palco. La band, dunque, capì che non sarebbe valsa la pena presentare tutti i pezzi della scaletta e accorciò di molto il repertorio. Ma alla fine dell’esibizione, il cantante della band congedò il pubblico dicendo “Goodnight and thank you, we are the Sultans Of Swing”.

Nella stessa notte Knopfler, affascinato da quell’affermazione, buttò giù i primi accordi del brano.