Roberto Vecchioni pubblicava nel 1979 l’album “Robinson (come salvarsi la vita)”. Il disco, la cui copertina fu disegnata da Andrea Pazienza, porta i segni di alcune vicende che avevano turbato profondamente Vecchioni, delle quelli è fatto espressamente riferimento nei brani “Lettere da Marsala” e “Signor giudice (un giudice così così)”. È proprio quest’ultimo brano che oggi vi propongo

Le vicende personali traggono inizio dall’arresto a Milano del cantautore nel 1979 con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, per aver offerto uno spinello ad un quattordicenne durante la festa dell’Unità a Marsala due anni prima. Vecchioni fu rinchiuso in carcere e fu interrogato solamente al ritorno del giudice dalle vacanze (Signor giudice le stelle sono chiare per chi le può vedere magari stando al mare…) e (Signor giudice lei venga quando vuole, più ci farà aspettare più sarà bello uscire). Vecchioni fu scarcerato dopo 4 giorni, ma il processo continuò per alcuni anni per concludersi con l’assoluzione del cantautore. La canzone, dunque, si pone come denuncia contro il cattivo e arbitrario operato della magistratura.